lunedì 27 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 1, Technicolour Dream



Hey followers, da un po' di giorni mi frullava in testa l'idea di un'altra settimanella psychedelica sul modello di quella svolta qualche mese fa a Pisa...ecco quindi che a fronte di una possibile e discreta scelta fra chicche 60s revival targate anni 80, ho potuto assemblare delle 'cartelle cittadine' per le principali capitali italiane di questo particolare movimento musicale alternativo, che fu vibrantemente attivo nel nostro usurato stivale proprio in questi anni.
Oggi cominciamo un piccolo viaggetto fra produzioni rare (perlopiù registrate su cassetta) nella capitale anche politica di questo nostro simpatico staterello (...aspettatevi le altre settimanelle cittadine nei prossimi mesi).
Preparate gli occhialini in 3 d (magari questa musica vi favorirà visioni oniriche, chi lo sa' !) e accomodatevi sulla vostra location preferita d'ascolto...via con una piccola presentazione della scena e infondo pronti per il primo inserto sonoro...ciak, si gira!


Mod, Psichedelia e Garage a Roma


Sintetizzare quel che è stato il movimento mod/neo garage & psych a Roma negli anni 80 non è facile, nè ci proverò (vorrebbero mesi di studi che non ho comunque fatto), in questo scritto cercherò di snocciolare qualche storiella e di fare un piccolo excursus di band significative (quelle che non troverete qui, magari saranno oggetto dei prossimi post della settimana...).

Tutto inizia anche qui nei primissimi anni 80, quando anche a Roma andava organizzandosi un movimento mod embrionale e imperniato sulle prime band che cominciavano a vocarsi ad un certo revival 60s, spesso attualizzato in chiame punk od anche post-punk/new wave.
Da dove partire con qualche nome significativo e con qualche storia di rilievo??

Forse dal primo e simpatico corso dei 451..


 

Un gruppetto romano già costituito sul finire dei 70 (incarnato dalle gesta di Massimo Villa, Stefano Bonagura, Daniela Bardi) che nel 1980 buttò fuori un 7 pollici niente meno che con la Italian Records di Oderso Rubini, con dentro una delle hit dei 60s italiani firmata Equipe 84: '(Io) ho in mente te'.
Un'uscita sintomatica di quanto ci fosse nell'aria un bisogno di ritorno ai 60 (a Roma come altrove), con un armamentario magari ammodernato (infatti i due brani inclusi in questo disco sono anche molto new wave, la b-side si intitola proprio 'New Wave Rho' !).

Poi, venendo a cose più propriamente mod e molto garage punk, sempre nel 1980 è da segnalare la nascita di una delle band più importanti della scena capitolina (e nazionale, off course!!): gli Underground Arrows.




Un gruppo importantissimo, non solo per la proposta musicale (che forse sarà quella che da questo consesso riuscirà a conseguire gli onori maggiori anche fuori della capitale), ma soprattutto per il lancio stesso del movimento mod a Roma.
Sono infatti loro, capitanati dall'eclettico leader e cantante Roberto Falsetti, ad organizzare assieme ad altri uno dei primi e più importanti mod raduni nazionali a Roma (--> subito dopo dopo gli altri pioneristici promossi dalla prima fanzine mod 'Faces' di Tony Faces e Alfred Cancellieri..).
E' il dicembre 1983 quando viene organizzato in un locale di Roma il 'Mod Alldayer', un vero e proprio evento dove si esibirono oltre agli stessi Underground Arrows anche i concittadini Halfbeat, i Lager di Cosenza, gli inglesi Small World e gli spagnoli Brighton 64. Un raduno ottimamente riuscito e che vide anche la presenza del DJ Eddie Piller, un mod in vista in terra britannica, produttore e fanzinaro molto conosciuto ad inizio anni 80 (credo fu un autentico colpaccio l'averlo avuto a Roma per questa occasione!). 
Fu quindi un happening decisamente significativo per la capitale che di sicuro incoraggiò il movimento cittadino e che convinse qualcunaltro a buttarsi in questa musica dal chiaro accento british ma che poteva essere riadattata in una modalità tutta italiana (---> come stavano dimostrando altre band sparse per lo stivale, tipo i Blind Alley di Restagno o i Not Moving dello stesso Tony Faces, ad esempio..).
Dopo questo super-evento, verso la fine del medesimo anno, gli Underground Arrows (torniamo a loro perchè recano una storia autenticamente significativa per il mod nazionale, oltrechè romano) suonano in Inghilterra, a Londra per la precisione, per due concerti e diventano così la prima mod band italiana a riuscire in questa impresa (insieme, ma seguiti di poco, ai Four By Art di Milano...). 
Da qui matureranno per questa band contatti importanti che consentiranno loro di fare (e stavolta è un record autentico) i primi dischi inglesi registrati da band modernista italiana in terra albionica (biennio 86-87): dapprima uno split 7 pollici con i Threads 'The Phase III Mod Bands' (con dentro la fantastica 'The Beat of Life') e poi il disco in solitaria, sempre un 45 giri, 'No Chance to Escape' (anche questo come l'altro prodotto dalla Unicorn, etichetta importante del voluminoso movimento mod inglese). Due produzioni che tralatro verrano accolte molto favorevolmente anche dalla critica inglese specializzata di quegli anni (potete ascoltarle inserite nella raccolta antologica del 2010 'The Ultimate Collection 1982-1992'...che cercare da queste parti potrebbe non risultare errato  http://radiomolotov.blogspot.it/2010/08/underground-arrows-ultimate-collection.html )

Dopo gli Underground Arrows o già in contemporanea ad essi si originarono ovviamentealtre band. E nacque chiaramente un nutrito movimento, con i suoi locali e i suoi ritrovi. Tra queste si svilupparono giustamente tanti differenziazioni giocate in chiave neo-60s: c'era chi faceva cose più garage punk più dure (riadattando i Kinks o i Sonics ad esempio), chi si dava di più a produzioni psichedeliche (scuola americana o inglese late 60s che dir si voglia), chi condiva col folk o col blues, eccetera eccetera..

Insomma ci fu una bella diversificazione, e di conseguenza anche una discreta proliferazione di band.
Qualche nome? 

Beh, per fare delle menzioni posso partire ancora dai già incontrati Panjandrum (qui: http://italo-wave.blogspot.it/2014/07/rare-7-inches-week-day-4-panjandrum.html ) che erano attivi tra l'80 e l'84 e che strizzavano decisamente l'occhio alla psichedelia dei Pink Floyd e ad un certo atteggiamento british.


Vanno poi ricordati i Modern Charms guidati da Paolo Petrucci (1984-1986)...




I Side Walkers, una band che era attiva nella seconda metà degli anni 80 e che fece un ottimo demo nel 1988 (rintracciabile qui: http://www.romasuona.it/archivio-storico-the-side-walkers/#sthash.jMPpcz3M.dpbs ).

I Woody Woodpeckers, autori di un buon garage punk (--> da non confondersi con i pordenonesi Woody Peakers..).

I già incontrati Fasten Belt, che soprattutto nella loro prima fase di carriera unirono ad una vibrante struttuta punk rock una decisa spruzzata di garage (soprattutto nel loro periodo High Rise, per intenderci...).




I Bandana, che fecero un ottimo Lp con la Klang Records sempre nell'88 e che erano così composti: Aleksande Nuccilli, Simon Dog, Fabrizio ‘joe’Vannini, Rik Drill.




Sul finire degli 80 erano ben desti gli spumeggianti Geki (formazione 1990: Caveggia basso, Suppre chitarra, Pischens chitarra, Colera voce, Cristiano batteria), di cui sul tubo potete trovare qualcosa...




Altro gruppotto dello stesso periodo erano i Flies (molto folk & psych), di cui vi consiglio la loro pagina fb https://www.facebook.com/Fliesroma  e l'ascolto del loro ottimo (e purtroppo unico) Lp datato 1989 ('On The Other Side of The Tracks')...




C'erano inoltre, sempre in questo lasso temporale, i Sentinels, che facevano un garage psych piuttosto divertente e un po' carnevalesco. Formazione: Hey-u-genio voce, Steve Stroll voce, Klau Auf basso, By Bau tastiera, Alex Petrol tastiera, Mars Fra'joly chitarra e Feby Xoz batteria. Incisero un pezzo per la compilation 7" EP "Astina Astina Tipompomele" prodotta dalla I.R.F. e dalla Bufala Record nel 1992.
Sul tube si trova questo loro bel brano (non indifferente a liriche demenziali Skiantos style): https://www.youtube.com/watch?v=W6oPKTlDw08 .




Vanno annoverati poi gli Spookies (88-91) che ad inizio anni 90 sarebbero diventati gli Head and The Hares (autori di diversi dischi nei 90 --> vedere sempre discogs ed ascoltarli in caso)...





Appena fuori Roma (a Civitavecchia) erano attivi i Jelly Fish: Luca Piccione voce, Kit Gould chitarra, Alberto Angelini basso, Paolo Mastandrea tastiere, Riccardo Galli batteria. Una compagine che amava unire al garage atmosfere blues e un certo rock alla Dire Straits. Parteciparono ad Arezzo Wave 89 e cercarono di mettersi in evidenza soprattutto nel corso degli anni 90. Sul tubo c'è questo loro bel pezzo: https://www.youtube.com/watch?v=ypey7Ym63RQ .

Basta così? No dai, mi son dato una settimana per sottoporre anche altri nomi...

E poi, dopo questa carrellata (eseguita anche un po' a capriccio del sottoscritto) possiamo entrare finalmente nella sezione 'proposte e storie con allegato sonoro'...ed iniziamo l'approfondimento di raro garage & psych a Roma narrando e condividendo qualcosa dei......



TECHNICOLOUR DREAM





Eccoci qua, sul finire di post, difronte ad un progetto cruciale per il movimento mod e psichedelico romano, tralasciato in fase di breve excursus storico-fotografico proprio per afrontarlo meglio qui (chi avrà notato altri 'buchi storici' magari si ricrederà durante la settimana -scorgendo le varie proposte- od integrerà alla fine della stessa...).
Chi conosce questi Technicolour Dream? I conoscitori del genere di riferimento conosceranno senza meno. Quanti precisamente sapevano che trattasi di progetto già con prodromi nei 70?
Infatti i due protagonisti principali (in foto) Marco Conti (bassista/voce) e Fabio Porretti (voce/chitarra), già dal 76 per un quadriennio (con termine nel 79) provavano a proporre una psichedelia ammodernata con una formazione denominata Fosphorescent Cat. 
Un discorso che fu breve anche perchè i tempi non erano ancora maturi per una riproposizione di una psichedelia più pura (un po' sopravanzata in quegli anni, nel campo della musica rock, dal progressive, dall'art rock e dall'hard rock classico), in grado di riprendere il discorso partito nel secondo lustro dei 60. I Fosphorescent Cat non lasciarono traccia però.
I due pertanto, al termine di questa esperienza, interruppero il sodalizio, e solo dopo qualche anno (nel 1983) e a seguito del nuovo interesse per queste sonorità, tornarono insieme. Dapprima come Chokin Spires e poi definitivamente come Technicolour Dream. E con loro a completare il terzetto originario (alla batteria) Paolo Conti (fratello di Marco).

In questo clima di montante interesse per la neo-psichedelia associata al garage e riadattata in un luce quasi punk, la nuova formazione ebbe ben presto modo di mettersi in risalto: esibendosi, mandando in giro materiale, e dopo poco anche cominciando ad incidere con qualità: incisero un brano che venne allegato alla fanzine Lost Trails (la fanzine gestita da Claudio Sorge, faro del movimento neo-psych italiano, per mod ma non solo) e soprattutto riuscirono a partecipare alla prestigiosissima compilation 'Eighties Colours' (col fantastico pezzo 'Vinyl Solution'), vera compilation di varo ufficiale del revival neo psych & garage italiano (prodotta dalla Electric Eyes Records nel 1985).

Dopo questi fortunatissimi passaggi, che valsero alla band una certa notorietà nell'ambito del revival 60s, arrivò quasi subitaneamente l'occasione di fare un intero Lp. L'occasione fu concessa loro dalla neonata High Rise di Federico Guglielmi, che produsse loro il fantastico 'Pretty Tomorrow'.
Un lavoro ancora oggi acclamatissimo  e osannato dagli addetti del settore. Estremamente intriso di quel sound che i Technicolour Dream amavano tanto: la psichedelia inglese dei tardi 60s alla Pretty Things, Tomorrow (il titolo dell'Lp è difatto una crasi omaggio a queste due band), alla Creation, alla Move etc..

Ottenuto così un discreto successo, ci si sarebbe potuti aspettare una lunga vita per il progetto (che nel frattempo aveva visto avvicendarsi altri mirabili musicisti agli strumenti: Luciano Pavia, Paolo Porretti, Alessandro d'Aloia), invece i due protagonisti principali decisero di prendere strade diverse...

Fabio fonderà un'altra grande band neo psych romana (stavolta con forte ancoraggio post-punk anche), i Magic Potion...




...che faranno 3 dischi sempre con la High Rise di Gugliemi tra l'87 e l'89 (--> assolutamente da ascoltare).

Mentre invece Marco Conti darà vita ad un altra importante compagine (più longeva stavolta): i Pale Dawn. Un progetto che acquisirà un certo rilievo grazie alla partecipazione al volume 2 di Eighties Colours (sempre Electric Eye Records) e ad un disco 7 pollici ('Mesmeric Moon') con la ultra citata High Rise (che l'avrete capito no, diede una grossa mano a molte formazioni neo-psych e garage capitoline..e non solo).

Ok, ora dopo cotanto scritto, l'effettivo allegato sonoro dei Technicolour Dream...


'Radio Sessions (live recording 198x)'


Trattasi di un piccolo e delizioso reperto sonoro, di cui non ho copertina ne immagini della tape, che fu registrato molto probabilmente nello stesso anno di uscita di Pretty Tomorrow (1985 quindi..). 
E' una mini raccolta di radio sessions (esibizioni dal vivo espletate in alcuni studi radiofonici) eseguite dalla band (stavolta con ragionevole certezza) proprio per andare a promuovere il disco attraverso i preziosissimi canali eterei.
La cartella si compone di 5 ottimi brani registrati (con mirabile perizia) dal vivo e che si trovano quindi anche in Pretty Tomorrow.
A livello stilistico, le canzoni sono tutte abbastanza vivaci e ben ritmate: influenzate dal beat, dal punk e attraversati da improvvise distorsioni di chitarra (quei necessari tocchi acidi e rudi che marcano l'intento psichedelico dei Technicolour Dream...). L'unica che si discosta nell'esecuzione è 'Lancaster Girl', suonata in chiave acustica e che ha un andamento da ballad.
A corredo ho aggiunto in cartella anche un Pdf con la principale rassegna stampa che ha riguardato nel tempo la band. Spero gradirete anche questo...intanto...Buon Ascolto...



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Rare Garage & Psych Week in Rome / Presentation


Today, on this blog starts a week with rare releases that come from the old neo-psych / garage mod revial movement that was very strong in Rome between the early 80s and the first years of the 90s. The first 'number' of the weekly sequence is dedicated to the Technicolour Dream (1983-1986)...

Description of the tape in english: As first issue we have here a sort of mini collection of the band, coming from some radio sessions, played around 1985 to support the outside of Pretty Tomorrow (their only Lp, produced in 1985 by High Rise records --> really adviced the listen!). The 5 tracks are a pure example of the very good qualities of the band: a mix of garage psych (following the english school of bands such Pretty Things, Tomorrow, Move, Creation etc..) re-edited with a definitive punk taste. Really good the acustic ballad 'Lancaster Girl'.


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/s_nbyzAjba/Technicolour_Dream_radio_sessi.html


A domani per il proseguo della saga capitolina...


Saluti.



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