venerdì 18 aprile 2014

Caserta in Wave & 100 Club




Rieccoci, dopo i 'bagordi' di un'influenza torno a raccontare qualcosa e a condividere qualcosa...
Già sul mio letto di ventura pensavo fosse venuto il tempo di una tappa ricognitiva a Caserta...una scenetta rock 80, dico subito, alquanto suggestiva e ben organizzata...

Procediamo col piccolo mio contributo divulgativo, al meglio delle mie possibilità...



Genesi di un Movimento Casertano & Avion Travel


Come per altre scene, specie del Sud, le difficoltà per il verificarsi di condizioni favorevoli al dipanarsi di un fiorire di esperienze di nuovo rock italiano, furono molte. Solite mancanze di spazi e strutture, latitanza di persone disposte a sostenere sonorità nuove...Al Sud e a Caserta fare musica alternativa era difficile (è ancora difficile? -domanda retorica-), perchè i mezzi economici erano minori (la punk wave era aspirazione per gioventù incazzosa e proletaria..più che altro..), perchè forte qui è sempre stata la musica tradizionale popolare, perchè certi 'fenomeni sociali' osteggiavano il ribellismo (anche e solo in musica)... Eppure anche qui, quasi per magia mi vien da dire (ma dietro questa battuta c'erano ovviamente delle volontà ben precise ed umane), si originò qualcosa di sorprendente.
Sul finire dei 70 un fermento di cultura alternativa fece da apripista anche al sorgere di un nuovo rock italiano anche a Caserta (molto mediterraneo si puo' già dire).

Nel 77 Toni Servillo fondava il gruppo post-avanguardista Teatro Studio che avrebbe fatto da culla ad una delle prime esperienze musicali new wave di rilievo a Caserta: gli Avion Travel.


gli Avion Travel

Questa band oggi decisamente famosa nel panorama della musica leggera italiana fu agli inizi una delle prime band wave casertane più seminali e fin quasi da subito osannate. Il cantante, Beppe Servillo, cominciò a muovere i primi passi su di un palco proprio prestandosi ad alcune performances negli spettacoli organizzati in seno alla compagnia teatrale del fratello.
Queste esperienze, già svoltesi sul finire dei 70, avrebbero consentito a Peppe e ad altri giovani (anche ad altri due futuri Avion) di poter maturare una vocazione espressiva preziosa.
Intanto, compatibilmente a questo fermento (più di carattere culturale), sorgevano le prime piccole (pittoresche?) formazioni punk, con grande protagonista un giovanissimo Agostino di Scipio. Lo stesso che avrebbe sorretto le sorti degli Avion Travel assieme a Peppe Servillo almeno fino alla metà degli anni 80.
Gli Avion Travel partirono come gruppo stabile dal 1980 e si decisero band per partecipare ad un contest musicale cittadino dell'ottobre di quell'anno, organizzato da Radio Città Futura (grande emittente casertana di quegli anni che sobillò parecchia nuova musica ---> un'sperienza anche questa fondamentale, ai fini del nostro discorso). 
Che sound proponevano già in questo primo esordio gli Avion Travel? Beh, la prima parte della carriera di questa band è pienamente new wave come si è già detto, gli stilemi di riferimento furono all'altezza di una grande metropoli mi vien da dire: la No Wave e il jazz nervoso vagamente punk (alla Lounge Lizards e DNA) principalmente. 
Andando rapidi: nell'81 gli Avion Travel ebbero nuovo successo sempre al Teatro Comunale (altro evento organizzato da Radio Città Futura..); nell'82 la band iniziò poi a suonare frequentemente in diverse rassegne musicali a Napoli (allora nei grandi lazzi della voluminosa vesuwave) e a dividere il palco anche con band del calibro dei Bisca. 
A questo punto scattò per gli Avion Travel anche un'evoluzione musicale e di stile (nel vero senso della parola). Toni Servillo, fan primo della band, contribuì al successo della band suggerendo agli Avion Travel  atteggiamenti teatrali da assumere sul palco durante i concerti ---> una cosa piuttosto inedita per i tempi. Grande protagonista gestuale e mimico fu certamente già da allora il cantante Peppe (Servillo). 
E' in questa nuova fase che gli Avion iniziano anche a registrare le prime cose (anche per soundtrack teatrali) e ad adottare strumentazione elettronica, approdando pian piano ad un synthpop dai forti sapori mediterranei.
Da qui sarebbe partita quella lunga carriera che non si è ancora interrotta...di cui però sottolineo gli esordi perchè fu certamente una sorta di detonatore per future esperienze in musica per diversi giovani casertani di allora. Già dai primi anni 80 infatti sorsero altre band di 'nuovo rock' che ben si inserirono nel contesto musicale della città italica con la più sfavillante Reggia mediterranea.
Grande protagonista del fiancheggiamento anche di queste nuove esperienze musicali fu ad inizio anni 80 anche Fausto Mesolella...


Mesolella fra i 70 e gli 80 era considerato uno dei migliori chitarristi casertani (lo è ancora oggi, non sia mai il contrario!) e in quegli anni suonava in una formazione di rock progressivo: i Mediterranea. Con questa band raccolse il testimone di altre formazioni prog precedenti (L'Alchimista e Antonio Malerbe Operaio) e con le sue iniziative produttive fece da chioccia per alcune prime formazioni wave casertane.
Col suo studio di registrazione e la sua piccola etichetta (la Mediterranea Records) firmò nel 1983 una produzione artistica oggi di culto: 'Caserta Compilation'. Una raccolta oggi assunta al rango di mito (al sud una produzione simile fu iniziativa più unica che rara), che fece il punto sulle esperienze più interessanti che erano attive in quegli anni in città: fra cui anche alcune band new wave cittadine (per l'appunto !). Ovviamente parteciparono con un brano anche gli Avion Travel, di cui Mesolella sarebbe diventato di lì a breve il nuovo chitarrista.

 Ottimi Esempi di Nuovo Rock Casertano

Dopo questa disamina introduttiva sugli inizi, per passare a una mini rassegna di alcuni progetti di wave casertana anni 80 (decisamente significativa!) non posso che avverlermi e far pubblicità ad un ottimo sito web nel quale mi sono imbattuto diverso tempo fa: Caserta Musica & Arte.
E' qui infatti che si trova un mirabilissimo archivio informativo sulle attività di rilievo che furono (e che sono) attive nel bel calderone musicale di questa città.
Per quanto mi riguarda (e per quanto riguarda i fini di questo blog) io vi rimando alle pagine dedicate alle band più attinenti al concetto di 'nuovo rock italiano' (come si usava dire allora):

Spengripp:  http://www.casertamusica.com/rubriche/musicisti/Spengripp/spengripp.htm

Mental Movie (con influenze anche darkwave): http://www.casertamusica.com/rubriche/musicisti/MentalMovie/MentalMovie.htm

Truck's Track (anche loro in 'Caserta Compilation', funky wave e jazz rock): http://www.casertamusica.com/rubriche/musicisti/TrucksTrack/TrucksTrack.html


Joints Rock Band (wave anche dark con alcuni pezzi sul tubo..): http://www.casertamusica.com/rubriche/musicisti/JointsRockBand/JRBand.htm


Aldifuori delle preziosissime schede inserite su questo sito vi segnalo poi anche le esperienze de i Diagramma (con dentro lo stesso Lucio Torre che avrebbe fondato successivamente la Joints Rock Band..), i Papombe Jaia (autori di una wave alla DEVO ad inizio anni 80, presenti con un brano su 'Caserta Compilation') e soprattutto l'esperienza di quella che fu -senza forse- (dopo gli Avion Travel) la band new wave casertana più nota nel panorama nazionale delle musica alternativa di quegli anni...i protagonisti dell'allegato sonoro odierno.......i..............


100 CLUB

formaz. 1986

I 100 Club nacquero quasi per caso nell'ottobre 82 quando Agostino di Scipio (già negli Avion Travel) assieme a Nicola di Caprio decise di organizzare una band per un'esibizione punk in piena regola. I due reclutarono Daniele Landolfi (uno dei primi integerrimi punk casertani) ed Emilio di Donato (allora già coinvolto e futuro animatore di tanti progetti musicali casertani diversamente rock ma anche wave --> un'altra figura cardine della scena 80 casertana si potrebbe dire..). 
Dopo questa dirompente esibizione i 4 furono incoraggiati a continuare, ma da lì il discorso proseguì andando avanti a sprazzi e con cambi di line up. 
Nel 1983 furono comunque invitati da Fausto Mesolella a registrare un brano anche loro per Caserta Compilation. Per l'occasione subentrò al posto di Di Scipio, Massimo Pieri.
Il progetto sopravvisse successivamente in una chiave alquanto episodica, almeno fino al 1986, anno un cui si stabilizzò la prima duratura formazione stabile: Daniele Landolfi voce, Sergio Buzzone batteria, Davide del Vaglio basso e Massimo Pieri chitarra.
Da qui decollò veramente l'esperienza dei 100 Club, i 4 così assemblati riusciranno infatti a calcare diversi palchi (soprattutto fuori Caserta) e ad incidere finalmente qualcosa di loro e di significativo.
Nell'87 entrano nell'orbita Energeia (la già citata etichetta napoletana) che lì coopterà per una delle sue prime compilation: 'Colori Incontaminati' (la band conferirà qui 6 ottimi brani). Nell'89 suonano anche a Berlino (mica da tutti ehhh!) e producono il loro primo disco Ep ('Uomo Qualunque', sempre Energeia). 
Sul finire degli anni 80 comincia a prevalere nel sound della band (ad inizio vocata ad un punk/post-punk molto viscerale) una forte tendenza elettronica che lì porterà in contatto con certi ambienti musicali del periodo. Nel 91 grazie al proficuo contatto coi fiorentini Pankow (vera icona in quegli anni dell'EBM europeo) maturarono il periodo di maggior successo arrivando a produrre due dischi nel 1992 con la Contempo Records: 'Are You Beat Too?' (12'') e 'Vacant' (Cd, scaricabile su lastfm: http://www.lastfm.it/music/100+Club/Vacant ).
Purtroppo dopo questa apparente consacrazione e l'idea di un tour europeo di supporto ai Pankow, con già in lavorazione un altro disco nel 1993, i 100 Club interruppero la loro attività.
Fortunatamente il progetto ha in tempi recenti ripreso slancio, dal 2012 infatti una nuova line up ha ripreso a fare live e a proporre vecchia e nuova musica! Qui potete seguirne e sostenerne le gesta: https://www.facebook.com/hundredclub

'One Hundred Club (Demo 1986)'

Il lavoro che vi propongo qui è una cassetta autoprodotta dalla prima formazione stabile 100 Club (segnalata in foto sopra, quella dell'86). Purtroppo niente copertina questa volta, solo 4 ottimi brani, registrati alla meglio con un'ottima perizia tecnica e compositiva.
Questo demo risulta decisamente interessante e testimonia l'originalità di un gruppo del c.d. meridione che faceva musica rock alternativa dall'assoluto valore internazionale, in grado di mescolare con maestria vari stili tipicamente wave. 
Il lavoro ha una base prettamente post-punk, su cui si innestano le varie influenze (molto disparate) che appertenevano a ciascun elemento della band di allora. Possiamo imbatterci in questa mini-cassettina, composta di 4 brani, in passaggi già molto elettronici (alla New Order --> quindi synthpop, come in 'The Slothful Plateau') o in escursioni di inquieto punkwave alla Pil (quasi no wave, come in 'Stake' --> un brano già prodotto nel 1983 per 'Caserta Compilation').
Un lavoretto che si lascia ben ascoltare e che ho cercato di pulire al meglio (purtroppo sempre di demo si tratta). Spero potrete apprezzare, Buon Ascolto.


Description of the tape in english: here today a very enjoyable and unfortunately little work from the southern italian wave band 100 Club (from Caserta, Campania region). 4 tracks really interesting produced in 1986, played with a well groumed mix of influences: post-punk and electro-rock principally. The band was very famous in italy in the early 90s as one of the best italian example of appreciable EBM (2 records in 1992 with the florentine label Contempo Records). They disbanded when they were ready to make another record and an international tour with the electro-band Pankow. Today they are back with a new line up and a new energy, here where to find contacts and follow the band: https://www.facebook.com/hundredclub


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/HkYO4QDNba/100_Club_demo1986.html

Un ringraziamento a Gabriele per il conferimento di questo piccolo cadeau in formato mp3 e un augurio di fortunata perseveranza ai redividi One Hundred Club.

Saluti.



Nessun commento:

Posta un commento